L’uncino di Ramelet ha un’impugnatura cilindrica corta che permette all’operatore di ruotare lo strumento tra le dita evitando i ripetuti movimenti richiesti dagli uncini per flebologia Oesch e Muller.
La punta dell’uncino è fine, affilata ed angolata, l’uncino terminale facilita la dissezione e fornisce un grip sicuro della vena anche con una moderata trazione durante l’avulsione verticale della vena; in particolare il disegno dell’uncino di Ramelet agevola il chirurgo nell’afferrare la tonaca avventizia dall’alto per permettere poi all’uncino di Oesch di afferrare la vena lateralmente grazie al suo piccolo arpione acuto.
Questa particolare conformazione della punta rende atraumatica l’inserzione e l’azione dell’uncino nei confronti dei tessuti circostanti.
L’uncino di Ramelet è disponibile in due diverse misure in versione destra e sinistra.
Lunghezza strumento: 10 cm. L‘uncino di Ramelet Fig. 1 è più indicato per la rimozione di vene reticolari o varici di medie dimensioni.
L’uncino di Ramelet Fig. 2 invece è adatto per le varici del tronco le vene perforanti.